Il primo italiano premio nobel per la letteratura Giosuè Carducci dell’Umbria disse:
“Qui il paese è veramente bello, tale che fa intendere la Scuola umbra: che linee d’orizzonte, che digradante vaporoso di monti in lontananza! Fui ad Assisi: è una gran bella cosa, paese, città e santuario, per chi intende la natura e l’arte nei loro accordi con la storia, con la fantasia con gli affetti degli uomini. Sono tentato di far due o tre poesie su Assisi e San Francesco”
Poco dopo scrisse la poesia “Santa Maria degli Angeli”, dedicata all‘imponente basilica che sorge nell’ampia pianura sottostante ad Assisi, sotto la cui cupola è custodita la Porziuncola, la piccola chiesette dove San Francesco mori.
Continueremo a raccontarvi questa e altre storia dell’Umbria da Venerdì 9 a domenica 11 novembre e da venerdì 16 a domenica 18 novembre.
Santa Maria degli Angeli
Frate Francesco, quanto d’aere abbraccia
questa cupola bella del Vignola,
dove incrociando a l’agonia le braccia
nudo giacesti su la terra sola!
E luglio ferve e il canto d’amor vola
nel pian laborloso Oh che una traccia
diami il canto umbro de la tua parola,
l’umbro cielo mi dia de la tua faccia!
Ci vediamo da StoneHead!